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Maradona vince contro il fisco italiano, lo decide la Cassazione

lentepubblica.it • 8 Gennaio 2024

maradona-fisco-italiano-cassazioneA distanza di tre anni dalla morte, Diego Armando Maradona si appresta a vincere un’altra battaglia, questa volta contro il fisco italiano: lo sostiene una recente pronuncia della Cassazione.


I giudici hanno accolto il ricorso presentato dagli eredi del campione argentino in merito a una presunta evasione fiscale di circa 37 milioni di euro.

La controversia ruota attorno ai compensi versati dal Napoli a Maradona nella seconda metà degli anni Ottanta, legati ai diritti di immagine. L’accusa di evasione fiscale, originariamente quantificata in 40 miliardi di lire e successivamente aumentata a 37 milioni di euro nel corso degli anni, si basa sui pagamenti effettuati su conti nel Liechtenstein da parte di due società straniere.

Per la Cassazione Maradona ha ragione e vince contro il fisco italiano

La sezione tributaria della Cassazione, presieduta da Roberta Crucitti, ha dunque accolto il ricorso discusso dall’avvocato Massimo Garzilli, che rappresenta gli eredi di Maradona insieme all’avvocato Angelo Pisani. La decisione rimanda ora tutto alla commissione tributaria della Campania, che dovrà riesaminare il caso e pronunciarsi nuovamente sulla vicenda.

Questa è solo l’ultima tappa di una lunga disputa legale iniziata nei primi anni Novanta, caratterizzata da ricorsi e sequestri, tra cui il noto episodio del sequestro di due orologi Rolex in oro nel 2006 da parte della Guardia di Finanza, appena Maradona atterrò all’aeroporto di Capodichino.

In passato, i legali del campione argentino avevano chiesto l’estensione del condono e l’estinzione del debito, argomentando che Napoli e altri due giocatori azzurri, Alemao e Careca, avevano già beneficiato di tali misure per la stessa vicenda. Tuttavia, le commissioni tributarie provinciale e regionale avevano respinto i ricorsi, portando il caso in Cassazione.

La decisione della Cassazione delinea che Maradona potrà beneficiare del condono, e spetta ai giudici di merito valutare la sua posizione tributaria solo per il possibile debito residuo nei confronti dell’Agenzia delle Entrate.

La Commissione Tributaria della Campania sarà ora chiamata a pronunciarsi su questo aspetto, seguendo le indicazioni della Cassazione. In caso di un giudizio negativo definitivo, eventuali debiti rimanenti ricadranno sugli eredi del celebre calciatore argentino.

In ogni caso, questa tappa rappresenta un capitolo significativo nella storia legale postuma di uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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